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MotoGP | GP Spagna 2021, analisi qualifiche: Quartararo in pole, Morbidelli stratosferico

Il francese è imprendibile. Il pilota della Petronas Yamaha SRT va oltre le potenzialità della moto e precede le Ducati ufficiali. Fuori nel Q1 Marquez e Rossi

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Fabio Quartararo si conferma l’uomo da battere nella classe regina del Motomondiale. Il francese della Yamaha ufficiale ha ottenuto la pole position al termine delle qualifiche che si sono disputate presso il circuito di Jerez de la Frontera, sede del quarto round della stagione. Il pilota d’oltralpe scatterà dalla prima casella in griglia di partenza per la seconda gara consecutiva dopo Portimao. Per lui si tratta della dodicesima pole position in top class, la quarta sulla pista andalusa. Ormai il Circuito de Jerez-Angel Nieto è la sua fortezza, come il Circuit Of The Americas lo è per Marc Marquez, per citare un esempio.
Alle sue spalle, in seconda posizione, c’è il suo ex compagno di squadra, Franco Morbidelli. Il vice campione del mondo in carica della Petronas Yamaha SRT è stato protagonista di una qualifica fenomenale, nella quale è andato oltre i limiti del mezzo tecnico. Va ricordato il modello YZR-M1 del quale dispone la scuderia malese è un prototipo vecchio di due anni rispetto allo concorrenza. Nonostante l’handicap motoristico, l’italo-brasiliano è riuscito nella non facile impresa di agguantare la prima fila a soli 57 millesimi dal leader odierno. Dopo un difficile avvio nel doppio appuntamento inaugurale al Losail International Circuit in Qatar, il campione Moto2 2017 sta riuscendo a trovare la quadratura del cerchio, come già dimostrato all’Autodromo Internacional do Algarve dove ha concluso quarto a un secondo dalla piazza d’argento.
Morbidelli ha preceduto le Ducati ufficiali di Jack Miller e Francesco Bagnaia, rispettivamente terzo e quarto. Per l’australiano si tratta della prima presenza in prima fila da quando ha iniziato l’avventura nella squadra ufficiale della Casa di Borgo Panigale. Per ‘Jackass’, il risultato odierno può rappresentare il punto di svolta in un’annata caratterizzata, sinora, da un avvio in salita causa errori suoi e problemi fisici dovuti alla sindrome compartimentale all’avambraccio destro della quale ha sofferto sino all’intervento chirurgico al quale si è sottoposto lo scorso 6 aprile a Barcellona.
Pecco, invece, ha trovato nel terzo settore l’ostacolo più grande non riuscendo ad andare oltre la quarta posizione.
Scatteranno in terza fila, a fianco del campione Moto2 2018, Takaaki Nagakami e Johann Zarco. Il nipponico della LCR Honda è stato veloce nell’arco di tutte le prove libere e la quinta posizione finale va a suggellare le ottime performance messe in mostra dalla RC213V e da parte sua sulla pista spagnola. Il francese della Ducati Pramac prenderà il via dalla sesta casella e punterà a riscattare il passo falso del Portogallo che gli è costato la leadership provvisoria del mondiale.
Apre la terza fila Maverick Vinales, settimo e ancora una volta distante al sabato dalle prestazioni del velocissimo compagno di squadra. L’iberico della Yamaha ufficiale ha sopravanzato l’Aprilia di Aleix Espargaro, ottavo. La costanza di rendimento del trentunenne spagnolo e l’evoluzione tecnica della moto stanno consentendo al costruttore con sede a Noale di migliorare di gara in gara. Il pilota classe 1989 ha preceduto le Suzukidi Alex Rins e Joan Mir, rispettivamente nono e decimo.
La prima delle KTM è quella Factory di Brad Binder, undicesimo. Il sudafricano si è issato davanti alla Honda di Stefan Bradl, 12°, e alle Honda ufficiali di Pol Espargaro e Marc Marquez. Il pluri iridato è stato autore di una brutta caduta nelle fasi finali della terza sessione di prove libere, nella quale ha perso l’avantreno ad alta velocità carambolando più volte nella ghiaia. La moto si è distrutta nell’impatto, mentre lui ne è uscito un po’ disorientato. Una volta tornato nei box, è stato raggiunto dal dottor Charte, responsabile medico del Motomondiale, assieme al quale si sono diretti presso il centro medico per i controlli.
A scopo precauzionale è stato successivamente trasferito in ospedale per ulteriori accertamenti. La TAC ha dato esito negativo, è stata riscontrata una piccola distorsione rachide cervicale. In parole semplice, ha subito un colpo di frusta nell’impatto che gli ha causato mancanza di equilibrio una volta rialzatosi in seguito all’incidente. In seguito, l’otto volte campione del mondo è tornato in circuito prendendo parte alle qualifiche e concludendo il Q1 in quattordicesima posizione. Chiude la quinta fila, col quindicesimo tempo, il debuttante della Ducati Esponsorama e campione del Moto2 2020 Enea Bastianini.

Sedicesimo crono per il pilota della KTM Factory Team Miguel Oliveria, che si è messo alle spalle Valentino Rossi, 17°, e Luca Marini, diciottesimo. Il nove volte iridato della Petronas Yamaha SRT ha fatto dei piccoli progressi rispetto alle disastrose sessioni di libere grazie a un assetto che gli ha consentito di portare più velocità in ingresso curva. Certo, se si guarda al confronto con il suo compagno di squadra Morbidelli, 2°, la differenza è notevole. Chiudono la classifica dei tempi Danilo Petrucci (19°, KTM Tech3), Alex Marquez (20°, LCR Honda), Iker Lecuona (21°, KTM Tech3), Lorenzo Savadori (22°, Aprilia) e Esteve Rabat (23°, Ducati Pramac).

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